La scorsa settimana ho proposto una breve riflessione sulla “Sindrome della capanna” che oggi vorrei concludere aggiungendo qualche informazione più tecnica.
La prima precisazione che bisogna fare è rispetto all'accostare la Sindrome della Capanna con il disturbo di Agorafobia.
L’Agorafobia è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla paura di trovarsi fuori casa (da soli, in un luogo affollato, in spazi aperti, al chiuso, oppure su un mezzo pubblico) e sentirsi male, per esempio trovandosi a fare i conti con un attacco di panico. L’ansia che si prova in questa condizione deriva dall'elevata paura di non riuscire a fronteggiare una situazione di disagio e dal non ricevere, alla comparsa di sintomi di panico, un corretto aiuto. Contrariamente, nella Sindrome della capanna da Covid-19, il genere di ansia che vivono le persone si avvicina di più a una forma di ansia generalizzata. Se ci focalizziamo sulle notizie che in questi mesi sono state al centro di ogni sistema di informazione (notizie in tempo reale sui nuovi casi e sul numero di morti, resoconti sulle condizioni critiche del servizio sanitario nazionale, allerte sul fatto di poter essere portatori asintomatici del virus, incertezze su come realmente questo virus colpisca ecc..) possiamo concludere che l'ansia di uscire di casa, caratteristica della Sindrome della capanna, sia quindi non una paura di provare panico fuori dalla nostra zona sicura, ma una paura diretta di contrarre il virus e diventare un numero nelle statistiche che ormai sono all'ordine del giorno. Nel precedente articolo vi avevo proposto 5 strategie per poter fronteggiare la fase di transito tra l’essere stati chiusi in casa per 3 mesi e la Fase2. Oggi vorrei darvi qualche consiglio per affrontare in maniera efficace le vostre paure: 1) Potresti parlare con qualcuno di come ti senti in questo momento, questo potrebbe aiutarti ad affrontare il problema e a ridurre il senso di solitudine che avverti. 2) Una strategia che potrebbe rivelarsi efficace e quella di esporsi, gradualmente, alla possibilità di diminuire l’accesso alle notizie sull’andamento del Covid-19, in modo da ridurre progressivamente il senso di allerta e agitazione connesso al virus e al contagio. 3) Potresti pensare di iniziare a uscire per delle brevi commissioni, frequentando luoghi familiari e vicino casa. 4) Puoi provare a praticare esercizi di respirazione per favorire il rilassamento psico-fisiologico e prevenire eventuali attacchi di ansia e di panico. 5) Ricordati che è importante riconoscere e affrontare le proprie paure. Ma se avverti che ansia, frustrazione, insonnia e irritabilità persistono nel tempo, sarebbe meglio per te cercare l’aiuto di un professionista (psicologo, psicoterapeuta, medico di base). #sindromedellacappanna #studiodipsicoterapiapeccenatieleonora #5preziosiconsigli
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